mercoledì 28 settembre 2011

La colonnina


Girando per le vie di Milano (e non solo ovviamente) è possibile spesso vedere delle ambulanze che sostano tranquille in alcuni punti nevralgici della città. Potrebbe sembrare una pausa che a pranzo un panino e ora non ci vedo più dalla fame, in realtà si tratta di stazionamenti disposti dalla COEU (la Centrale Operativa Emergenza Urgenza del 118) e distribuiti in tutte le zone metropolitane per assicurare una copertura migliore in caso di bisogno.
Si dice "colonnina", e fondamentalmente si tratta di parcheggiare dove si riesce l'ambulanza entro una certa zona data dalla centrale. La colonnina ha i suoi lati positivi come i suoi lati negativi, i quali dipendono in maggior parte, come è facile intuire, dall'ubicazione della stessa: se siamo in Fontana (Piazza Duomo per capirci) o in Oberdan allora si può sperare di non annoiarsi troppo tra il viavai di gente e uno sguardo alla cattedrale gotica simbolo di Milano o languide occhiate alla gelateria in Porta Venezia. Se invece si finisce in Baracca, Vittoria Battisti, Bottini o più o meno qualsiasi altro posto, le cose sono diverse, e l'attesa di un servizio può diventare un'attività estremamente noiosa.

Dalla colonnina dunque si parte per le missioni e, a seconda del codice assegnato (in questo post spiegate le differenze), si fa anche la temuta partenza in sirena che spaventa generalmente un po' tutti i presenti e che trasforma la colonnina da semplice in colonnina sonora (lo so, è brutta).
Questa partenza spumeggiante però non avviene di notte, tranquilli, le colonnine che si vedono in giro per Milano infatti sono operative fino alle 23:30 circa, orario che fa scattare la rapida chiamata alla centrale per essere autorizzati al rientro in sede, luogo da cui partirà l'ambulanza in caso di chiamate notturne. Infatti di notte i mezzi di soccorso non stazionano in strada, ma si rintanano nelle sedi delle rispettive associazioni, da un lato questo vuol dire minore capillarità (compensata però dal minore traffico notturno), ma dall'altro permette ai soccorritori di cenare con più calma e di fare almeno un tentativo di dormire su un letto, invece che sui sedili del mezzo. Dico tentativo perché di notti senza chiamate non ne ho ancora viste, ma almeno il sonno a macchia di leopardo è su qualcosa di comodo.

Che si sia in colonnina o in sede comunque le missioni arrivano per via telematica su una centralina di bordo direttamente in ambulanza, anche se il collega al centralino ha sott'occhio tutta l'attività ed è pronto a coprire personalmente il servizio informatico in caso di guasti o particolari necessità.
Da ultimo diciamo che la colonnina è occasione per fare nuove e interessanti conoscenze: la divisa, si sa, attira l'attenzione, la nostra in particolare però attira l'attenzione di tutti i tipi strani che girano senza meta (o con una meta tutta loro). E' quindi molto probabile che il soggetto in questione, dopo un po' di gironzolare, capiti a ridosso dell'ambulanza per due chiacchiere o per farsi offrire un caffè. 


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5 commenti:

  1. Ciao, sono atterrata sulla tua pagina cercando in rete dei blog che raccontassero il volontariato... e sono rimasta piacevolmente sorpresa! Ottimo lavoro, il tuo modo chiaro e diretto di raccontare il lavoro del soccorritore mi è piaciuto molto. Io abito a Firenze e sono iscritta a un'associazione di protezione civile. In Toscana, il nostro blog di riferimento è Pluraliweb, che tratta ogni mese un settore diverso. Ti lascio qui il link, magari vuoi darci un'occhiata! http://pluraliweb.cesvot.it A presto, Elisa

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  2. Ciao, grazie per i complimenti, fa piacere sapere di avere trovato il modo giusto di raccontare cose che in realtà sono sempre un po' delicate!
    Grazie anche per il link, è un sito interessante! :)

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  3. perchè le ambulanze in colonnina posteggiano dove vogliono ?

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  4. Le "colonnine" in realtà erano i telefoni di servizio dei Vigili Urbani racchiusi, appunto, in colonnine di colore verde, chiuse a chiave. All'interno di queste un telefono con cui ci si metteva in contatto con la Centrale Operativa su una linea dedicata (a parte alcune). Quando le radio non esistevano da questi telefoni si ricevevano le chiamate di soccorso smistate dal numero 7733, antesignano dell'attuale 118. Al tempo il COEU non esisteva e, per Milano, sempre all'avanguardia, le chiamate arrivavano ed erano smistate dalla Centrale Operativa dei Vigili Urbani. In tutte le portinerie c'era affisso l'adesivo con indicato il numero 7733.

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  5. i parcheggi delle ambulanze erano quindi in prossimità della "colonnina" in modo da sentire lo squillo della telefonata e vedere la luce lampeggiante e poter quindi rispondere prontamente

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