mercoledì 14 settembre 2011

I codici di missione.


Quando il 118 passa la chiamata alle varie associazioni lo fa specificando il codice d'invio, codice che è (e fin qui non ci voleva molto) legato alla supposta gravità del paziente che si va a soccorrere. Dico supposta perché la cosa potrebbe essere più grave (raro) o meno grave (capita) di quella che ci si aspetta, questo per un'eterogenea serie di fattori che va dall'incapacità del paziente di specificare bene le sue condizioni all'improvviso aggravarsi (o attenuarsi) della situazione. Ma questa è un'altra storia, rimaniamo sulla carta e facciamo una rapida presentazione dei tre codici che qualificano il livello di urgenza della missione assegnata all'equipaggio di un'ambulanza.

CODICE VERDE
Com'è facile da intuire il verde è il colore delle missioni meno delicate, quelle in cui il paziente non è in pericolo di vita e tutto può essere fatto con relativa calma. Da protocollo non è permesso l'uso dei dispositivi di segnalazione visiva e sonora (prosaicamente la sirena) e quindi ci si ferma a tutti i semafori e si circola come tutte le altre macchine. Tacendo dell'ovvia attenzione che viene comunque prestata è abbastanza ovvio che su un codice verde l'equipaggio non sia proprio in fibrillazione da maxi emergenza, si sa che (a scanso di drammatici peggioramenti) si va incontro ad una situazione tranquilla e si può operare in tutta calma.

CODICE GIALLO
Qui le cose si fanno più complicate, il paziente non è in pericolo di vita, ma le sue condizioni richiedono il celere intervento di un medico, nella maggior parte dei casi per capire esattamente cosa sta succedendo. Sul giallo si va in urgenza e cioè si attaccano le sirene e si buca qualche semaforo. E' il codice più difficile da interpretare durante il viaggio, è piena la storia di gialli che cambiano colore una volta visto effettivamente il richiedente, spesso l'operatore del 118 in dubbio tra due codici assegna quello più grave, meglio una cautela in più che una in meno. Purtroppo capita anche di avere gialli che si rivelano particolarmente impegnativi, un improvviso cambiamento delle condizioni del paziente e ci si può ritrovare ad avere molta, molta fretta.

CODICE ROSSO
Il rosso è il colore dei codici più gravi, il paziente ha immediato bisogno di un medico e la velocità delle operazioni diventa fondamentale: si parte in fretta e si accende subito la sirena, sta poi all'autista riuscire a bilanciare la necessaria velocità con l'altrettanto necessaria attenzione in strada, quattro soccorritori fuori gioco per un incidente non servono proprio a nessuno. In ambulanza, durante il (breve) viaggio, ci si prepara al peggio: si stabiliscono i ruoli nel caso di arresto cardiaco o di incidente stradale per esempio e si fa in modo che tutto vada liscio e secondo i protocolli.

I codici di rientro, quelli cioè di trasporto del paziente, sono un'altra storia e li affronteremo in un altro post. Qui ci tengo a sottolineare soltanto che se vedete un'ambulanza che sfreccia a sirene spiegate si può stare certi che non sia un trucchetto per saltare il traffico e arrivare prima a farsi il caffè, le sirene sono accese per precise disposizioni della centrale operativa di emergenza urgenza (che per quanto riguarda l'area di Milano si trova all'ospedale Niguarda) e per un motivo più che buono, lo stesso che nel dubbio fa assegnare un codice di gravità maggiore: meglio una cautela in più che una in meno.

Nota a margine: tutto quanto detto fin'ora non vuol dire che non sia divertente andare in sirena, anzi, a seconda dell'indole dell'autista può essere un vero giro di giostra!


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Sito ufficiale dell'Azienda Regionale Emergenza Urgenza
Sito ufficiale dell'ospedale Niguarda
Sirena su Wikipedia


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