mercoledì 7 settembre 2011

Pazzia sì, ma con metodo.


"In linea di massima, a proposito della battaglia,
l'attacco diretto mira al coinvolgimento;
quello di sorpresa, alla vittoria."
Sun Tzu, L'Arte Della Guerra

No, calma, questo non è diventato di colpo un blog dedicato al mestiere delle armi, ma l'aforisma introduttivo ci serve per vedere sotto una particolare luce gli accadimenti protagonisti di questo post. Serve per tenere bene a mente che è più o meno da quando esiste la guerra (e cioè più o meno da quando esiste l'uomo) che l'attacco a sorpresa viene considerato fondamentale nella pianificazione strategica di un combattimento, tanto fondamentale da essere in grado di ribaltare i pronostici fatti sulla carta.

E' una calda notte estiva, la città è ancora mezza in vacanza e basta uscire dalle arterie più trafficate per non trovare che poche macchine stanche qua e la, e vederle scomparire nelle viuzze. Veniamo chiamati per un'aggressione, materia abbastanza comune a Milano di notte, quando siamo sul posto scopriamo la dinamica: il paziente stava camminando tranquillamente sul marciapiede quando viene raggiunto da un violento colpo alla nuca che lo fa piombare sul selciato e perdere conoscenza per più di un'ora. Quando si sveglia vede una pattuglia dei Carabinieri e si avvicina, così da scoprire che in zona si sono verificati altri tre casi analoghi al suo, pare ci sia uno squilibrato in giro che va a spasso ad aggredire la gente.
Il nostro intervento si limita a poche medicazioni, il ragazzo non lamenta particolari dolori, ma quello che ci stupisce è proprio il soggetto: è alto, quasi uno e novanta, rasato e ben piazzato, si vede che fa sport. Viene fuori che sono dodici anni che è al massimo livello di kick boxing e che ha passato 2 mesi in missione con l'Esercito nei Balcani.
E' il prototipo del tipo che non va disturbato, e nonostante questo è bastato un solo colpo per mandarlo KO sul marciapiede.

I Carabinieri fermano un tizio, magrolino, con la faccia sconvolta, chiaramente alterato da chissà quali sostanze e chissà quali situazioni psicologiche, potrebbe anche essere uno dei nostri clienti abituali. Al confronto col nostro paziente peserà meno della metà. Dubito abbia mai letto Sun Tzu, od un qualsiasi altro trattato di strategia militare, ma forse in certi casi basta l'istinto per conoscere la forza dell'attacco a sorpresa.


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